Un giorno prima di andare al lavoro

Un giorno prima di andare al lavoro, mi sono soffermato a vedere un uomo che veniva innaffiato da un passante con una pompa dell’acqua per trovare refrigerio. Erano le 14 e fuori la temperatura era di circa 41 gradi.
Mi sono fermato perché mi ha incuriosito il suo volto.
Io stavo semplicemente camminando ed ero un bagno di sudore, mentre lui stava lavorando sotto il sole a temperature proibitive.
Ero immobile a vedere la sua sofferenza.
Dopo un po’ mi guarda e mi dice: “Studia caro ragazzo, e scappa all’estero, perché la mia è una vita di merda.”

Un giorno prima di andare al lavoro
Gli ho chiesto: “Ma come fai? Ci sono 40′ non si può lavorare in queste condizioni.
Mi ha risposto: “Ieri io e un mio collega siamo svenuti, ci hanno portato all’ospedale con l’ambulanza, ma il mio capo vuole che il mese prossimo sia tutto finito, devo lavorare per forza, altrimenti niente paga.
4 anni fa lavoravo in Fiat, poi mi hanno licenziato perché non serviva più personale. Ho una famiglia con due figli, e mi sono dovuto arrangiare. Oggi faccio il muratore, ma per loro lavorerei anche 24 ore al giorno, per vederli sorridere e stare bene.
Ho la schiena a pezzi, e la pelle bruciata dal sole, ma devo farlo.
L’ho salutato augurandogli buona fortuna, e lui mi ha offerto una birra che aveva nel suo frigo termico. L’ho rifiutata, e sono andato a comprargliene altre due al bar vicino.
Mi ha ringraziato dicendo: Sei un bravo ragazzo, ti auguro che la vita ti sorrida sempre.
A quel punto ho ripreso il mio cammino, e nella mia mente avevo impresso continuamente il volto di quel padre di famiglia. Ieri ho incontrato così, per caso, un eroe che nessuno considera.
Ci sono persone che si spaccano la schiena, le mani e soprattutto l’anima, per poche centinaia di euro al mese. Non chiamateli muratori.
Chiamateli semplicemente EROI.
— Autore sconosciuto