Le donne italiane

Le donne italiane sono le uniche a dimagrire mentre un’epidemia di obesità sta imperversando nel mondo occidentale.

Gli esperti attribuiscono il fenomeno anomalo ed una serie di importanti cambiamenti culturali che si stanno verificando in Italia, a partire dall’adozione in massa di una sana dieta mediterranea e, semplicemente, una maggiore attenzione al girovita.

L’ideale della bellezza è “molto diverso dal periodo post-bellico. Se guardiamo le foto delle attrici dal 1950”, come Sofia Loren o Gina Lollobrigida, ha dichiarato Maria Rosaria D’Isanto, un’esperta nutrizionale di Treviso.
Le donne italiane
Uno studio globale pubblicato nella rivista medica Britannica The Lancet, supporta la tesi dell’esperta rilevando che l’indice di massa corporea (BMI) delle donne italiane è sceso da 25,2 nel 1980 a 24,9 nel 1990, per giungere a 24,8 nel 2008. Il trend è, dunque, inconfutabile e diametralmente opposto rispetto a quanto accade all’estero.

In Gran Bretagna, il BMI medio femminile è salito dal 24,2 nel 1980, a 25,2 nel 1990, 26,2 nel 2000 e 26,9 nel 2008.

La situazione delle donne negli Stati Uniti non è meno preoccupante. L’aumento del BMI è stato ancora più rilevante: da 25,0 nel 1980 a 28,3 nel 2008.

Ma quali sono i segreti delle donne italiane? D’Isanto ritiene fondamentale l’opera di educazione alimentare e di formazione compiute negli ultimi anni. Il risultato è che le donne italiane sono molto di più informate e sensibili riguardo alle questioni del peso, della corretta assunzione dei cibi e del moto.

“Il livello di istruzione è aumentato ed in parallelo è cresciuta anche la consapevolezza della relazione che c’è tra il peso eccessivo e la salute. Abbiamo una nuova generazione di donne che non ragiona più in termini di “grasso è bello””, ha detto.

Un secondo fattore significativo è stata la “rivalutazione, durante gli anni ottanta, della dieta mediterranea basata sull’olio di oliva e di prodotti con molte fibre” prosegue D’Isanto.

In Francia “la cucina è ricca di grassi come il formaggio o il burro, invece, in Italia, il pezzo forte è l’olio d’oliva. Noi siamo più consapevoli di quanto sia importante il discorso dei grassi”, ha detto.

Le varie campagne di comunicazione della salute compiute nelle scuole durante gli ultimi 30 anni, hanno contribuito in modo sostanzioso, inoltre le donne italiane oggi si dedicano in modo più sistematico e serio all’esercizio fisico rispetto al passato.

Infine, un ultimo elemento da non trascurare è il fatto che i genitori sono sempre “molto più attenti al cibo” nei confronti dei nonni i quali, non di rado, continuano a credere che “mangiare in modo abbondante sia un segno di ricchezza”.

Il nutrizionista e dietologo Pietro Migliaccio è convinto che, a differenza del passato, oggi, anche semplicemente camminando per Milano o Roma, non è più possibile distinguere una trentenne da una quarantacinquenne o una quarantacinquenne da una sessantacinquenne.

“Se guardiamo le donne scandinave, tedesche o ucraine, sono magnifiche a 18-20 anni, ma poi si lasciano andare e, quando arrivano a 35 anni, sono già flaccide”, commenta Migliaccio.

“Per le italiane non è lo stesso. E non dipende solo dal fatto che vanno dal parrucchiere più di frequente, le donne italiane sono tra le più eleganti d’Europa e si prendono cura di più del loro peso rispetto ad altre donne anche quando sono in sovrappeso o obese”.

Un ultimo ma non meno importante fattore è che, come ricorda Migliaccio, “il BMI sta calando perché gli italiani nel loro insieme sono sempre più alti così, ora, possiamo farci le nostre squadre di pallacanestro o pallavolo”