Fossa dei Morti e via Vandelli

La via Vandelli è la prima strada “moderna” nell’Europa del ‘700: era stata voluta dal Duca di Modena Francesco III per rendere più agevole il percorso Modena – Massa. Prende il nome dall’architetto Vandelli che progettò l’opera, considerata ciclopica in epoca medievale.
L’antica via era sempre insidiata da briganti che divennero una minaccia per i mercanti e i viandanti che la percorrevano.
Per i reati di brigantaggio, da sempre presenti in quelle zone, era prevista la pena di morte e, nel tratto montano di Resceto, sono ancora visibili, lungo alcune parti della massicciata stradale, i fori dei pali a cui venivano incatenati i malfattori.
Fossa dei Morti e via VandelliL’immagine del brigante avvolto nel tabarro nero con cappello dalle ampie tese, con in mano una lanterna è rimasto nel leggendario locale e pervade nella tradizione orale con storie di fantasmi.
La strada era trafficata sopratutto dai mercanti di sale e quello che successe in un terribile inverno di tre secoli fa, fece prendere il nome a un tratto di via, Fossa Dei Morti.
Qui alcuni mercanti estensi in un rigido inverno si recavano a Massa per approvvigionarsi di sale, furono colti da una tempesta di neve senza precedenti.
I cavalli e i mercanti erano assiderati dal gran freddo, il vento e la neve battevano pungenti e praticamente non riuscivano ad andare avanti, si rifugiarono in un avvallamento del terreno che diventò ben presto la loro tomba, con ogni probabilità furono colti da una slavina.
Da allora i cavatori di marmo e i passanti quando nevica odono ancora in quel luogo i lamenti dei morti e lo scalpitare dei cavalli.
Troviamo poi a confine fra le province di Lucca e Modena e le regioni della Toscana e dell’Emilia Romagna San Pellegrino in Alpe, una delle vette più alte del crinale appenninico.
La leggenda di questo luogo racconta che il demonio, irritato dalle resistenze del santo Pellegrino alle tentazioni, lo schiaffeggiò facendolo ruotare tre volte su se stesso. Ed è proprio in quel punto che ancora oggi si recano i fedeli in percorso penitenziale.
Non esiste un giorno dell’anno in particolare per svolgere il “giro del diavolo”, ma l’affluenza maggiore si registra naturalmente durante il periodo estivo.
Il rito dei pellegrini è una sorta di penitenza che si rinnova da secoli e che consiste nel camminare lungo un sentiero che parte dalla piazza del paese, fino a giungere di fronte a una enorme pietraia, formatasi nel corso del tempo e alimentata dai devoti del santo Pellegrino che vi compiono attorno tre giri, tanti, secondo la leggenda, quante le volte il demonio fece ruotare su se stesso il santo, lasciandovi poi un sasso raccolto in precedenza e depositato assieme a tutti gli altri per chiedere perdono per qualche errore commesso, esprimere un desiderio oppure semplicemente rendere omaggio.
La grandezza della pietra è proporzionata alla gravità del peccato che si chiede venga perdonato.