Barzellette sui siciliani – Raccolta

Barzellette sui siciliani – Bellissima siciliana sogna mandingo

Barzellette sui siciliani

Concetta una bellissima siciliana, moglie di Ambrogio un anziano e ricco cummenda milanese, sogna continuamente di fare l’amore vicino al mare con uno sconosciuto mentre un bellissimo palestrato li rinfresca con un grande ventaglio di piume di struzzo.
Il sogno è ormai diventato un tormento, la signora è sempre più depressa, quindi il cummenda decide di andare da uno psicologo. Alla fine della seduta il medico dice: “la soluzione è semplice, bisogna fare esattamente quello che la signora sogna”.
Detto fatto il commenda cerca un bell’uomo, alto bello, palestrato e robusto, lo paga profumatamente e gli spiega quello che deve fare. Quindi vanno nella spiaggia privata della villa, il vecchietto inizia a fare l’amore con la moglie e il fustacchione inizia a sventagliare.
Dopo un po Ambrogio dice “allura Concetta come la va?”.
Concetta: “niente … niente sento”.
Il cummenda dice al palestrato di sventagliare più forte e si impegna alla morte, dopo un po’ tutto sudato: “alluraaaa Concettaaaaa?
Concetta: “niente … bloccata sugno”
Il cummenda decide di cambiare i ruoli. Lui prende il ventaglio e il palestrato inizia … e subito Concetta comincia a sospirare e gridare di gioia “che beddo … ancora … ancora dai …. ”
Ambrogio un po’ arrabbiato ed un po’ orgoglioso si rivolge al fustaccio e dice: “ue pirla .. adess te capì come se sventaglia??”

Quello vivo è mio fratello

Rosario un mafioso doc dopo 30 anni torna al paesello in Sicilia tra i suoi vecchi amici picciotti.
Il solito vecchietto curioso si avvicina e gli chiede “ma tu chi sei?”
Rosario “io sono il fratello di Calogero quello seduto sulla panchina”
Vecchio “quale dei quattro è Calogero”
Rosario “quello col sigaro”
Vecchio “sono in tre col sigaro”
Rosario “quello con le bretelle”
Vecchio “non sa capisc chi tiene le bretelle”
Rosario “chiddo con le scarpe nere”
Vecchio “tutti le scarpe scure hanno”
Rosario tira fuori la pistola ne ammazza tre e dice “minnnk…. quello vivo, quello vivo è mio fratello”

Pantaloni troppo precisi

Mercato di Palermo, Calogero prende un paio di pantaloni, li prova e dice all’ambulante “troppo precisi sono, non è che si restringono?” — “No assolutamente no” — “Va bene li prendo però, guardami bene in faccia,  se si restringono torno e mi dai indietro i soldi” — “va bene, va bene”.
Calogero va a casa lava i pantaloni. Il giorno dopo li indossa e vede che si sono accorciati di una spanna, quindi, senza cambiarsi, va al mercato arriva alla bancarella e dice “Mi riconosci?” — “No e chi sei?” — “Ah non mi riconosci? e non riconosci neanche questi pantaloni?” — “Mink… quanto sei diventato alto?”

Muratore fortunato … o no?

Calogero muratore torna a casa prima del solito, mogio e triste. La moglie chiede “cos’è successo?”
Lui “è morto Turi ed è stato chiuso il cantiere” — “com’è successo” — “Eravamo insieme sotto la gru, stavamo  mangiando un panino, io mi sono allontanato un attimo , la gru è crollata e Turi è rimasto schiacciato sotto. — “Oh maronna povera moglie, rimane sola con tre figli da campare” — “Beh per i soldi non c’è problema, l’assicurazione gli deve dare 600 mila euro” — “ma Calogero e tu dov’eri andato?” — “a bere un caffè” — “E che mink… quando c’è da guadagnare qualcosa, tu sempre in giro vai !!”

Inchiesta sulla disoccupazione

Giornalista a Palermo, per un’inchiesta sulla disoccupazione, intervista un gruppo di picciotti.
– “Tu come si chiami e che lavoro fai ?”
– “Mi chiamo Rosario e faccio il disoccupato”
– “Tu invece ?”
– “Mi chiamo Esposito e aiuto a iddo .. aiuto Rosario”
– “Ah .. e tu che lavoro fai ?”
– “eeeh e che faccio, niente faccio … Fanno tutto loro fanno”

CALCOLATRICE SICILIANA

Rosario, un siciliano verace, alla frontiera Italia/Svizzera.
Il poliziotto di frontiera: “Ha qualcosa da dichiarare ?”
Rosario “Si una calcolatrice”
Poliziotto “Uhmm, va bene apra il baule dell’auto”.
Rosario apre il baule e sotto una coperta si vede una lupara.
Il poliziotto esclama “Ma quella non è una calcolatrice .. quella è una lupara …”
Rosario “ehi picciotto calma, noi al nostro paese con quella facciamo i conti

La neve perenne

Rosario sul passo del Brennero legge un cartello stradale con scritto “qui inizia la neve perenne”
Rosario: “ma cu mink.. significa, anche a Paliermo la neve inizia per ENNE”