Aforismi di Friedrich Nietzsche – Raccolta

Aforismi di Friedrich Nietzsche

Friedrich Wilhelm Nietzsche (Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900) è uno degli autori più importanti tra quelli che hanno influenzato il nostro pensiero filosofico, letterario e politico. Le sue frasi – estrapolate dai suoi libri – sono tra le più citate del mondo

Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante

Ci sono due diversi tipi di persone nel mondo, coloro che vogliono sapere, e coloro che vogliono credere

Senza musica la vita sarebbe un errore

 

Aforismi di Friedrich Nietzsche

Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male

Ciò che non mi distrugge mi rende più forte.

Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza

I due grandi narcotici europei, l’alcool e il cristianesimo

Tutti gli ideali sono pericolosi perché avviliscono e condannano il reale

Chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come

Se Cristo è risorto, perché siete così tristi? Voi cristiani non avete un volto da persone redente

Non posso credere in un Dio che vuole essere lodato per tutto il tempo

Falsa sia per noi ogni verità che non sia stata accompagnata da una risata

Non può esserci un Dio perché, se ce ne fosse uno, non crederei che non sia io

Come? L’uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell’uomo?

Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col suo sangue

Avere ragione è una ragione in più per non aver alcun successo

La speranza: essa è in verità il peggiore dei mali perché prolunga le sofferenze degli uomini

L’amore è certamente tutto, meno che un mezzo di conoscenza

Il vero amore pensa all’istante e all’eternità, mai alla durata

Se si tace per un anno, si disimpara a chiacchierare e si impara a parlare

Migliorare lo stile significa migliorare il pensiero

Dove voi vedete le cose ideali, io vedo cose umane, ahi troppo umane

E che cosa amerò se non l’enigma delle cose?

La pretesa di essere amati è la più grande delle presunzioni

La verità è che la verità cambia

Talvolta amiamo solo la nostra passione e non la cosa che ci appassiona

Non è la mancanza di amore, ma la mancanza di amicizia che rende i matrimoni infelici

L’intento cristiano di pensare il mondo brutto e cattivo ha reso il mondo brutto e cattivo

Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore

Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi

Osare di essere immorali come la natura

Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro

La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa

Non esistono fenomeni morali, ma soltanto un’interpretazione morale di questi fenomeni

Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità

Nella solitudine, il solitario divora se stesso. Nella moltitudine, lo divorano i molti. Ora scegli.

Si ripaga male un maestro, se si rimane sempre scolari

Che cos’è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi

Che cosa può soltanto essere la conoscenza? ’Interpretazione’, non ’spiegazione’

Contro la noia anche gli dei lottano invano

Che cosa è verità? Inerzia; l’ipotesi che ci rende soddisfatti; il minimo dispendio di forza intellettuale

Ogni pensatore profondo teme più di venire capito che di essere frainteso

Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare

Friedrich Nietzsche: gli aforismi più celebri

Tutto quello che noi oggi definiamo immorale, in qualche luogo e in qualche epoca è stato considerato morale. Che cosa ci garantisce che non cambi di nuovo nome?

Già la parola ’cristianesimo’ è un equivoco −, in fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce

In me l’ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!

Dove il popolo mangia e beve, persino dove adora, lì di solito c’è fetore. Non bisogna entrare in una chiesa, se si vuole respirare aria pura.

Dieci volte al giorno devi superare te stesso: ciò procura una buona stanchezza ed è papavero per l’anima. Dieci volte devi riconciliarti con te stesso: perché superarsi è amarezza, e dorme male chi non si è riconciliato. Dieci verità al giorno devi trovare; altrimenti cerchi la verità anche durante la notte e la tua anima è rimasta affamata. Dieci volte al giorno devi ridere ed essere sereno: altrimenti di notte lo stomaco ti disturberà, questo padre dell’afflizione

Non c’è niente da fare: ogni maestro ha un solo allievo, e questo gli diventa infedele perché è destinato anche lui a diventare maestro.

Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio − dice Aristotele. Manca il terzo caso: si deve essere l’una e l’altra cosa − filosofo.

Si possono concepire i filosofi come persone che compiono sforzi estremi per sperimentare fino a che altezza l’uomo possa elevarsi

L’aforisma, la sentenza, sono le forme dell’eternità; la mia ambizione è di dire in dieci frasi quel che chiunque altro dice in un intero libro, quel che chiunque altro non dice in un intero libro

Tutti gli uomini, di tutte le epoche, e ancora oggi, si dividono in schiavi e liberi; perché chi non dispone di due terzi della sua giornata è uno schiavo, qualunque cosa sia per il resto: uomo di stato, commerciante, impiegato statale, studioso

La differenza fondamentale tra le due religioni della décadance: il Buddhismo non promette, ma mantiene; il Cristianesimo promette tutto e non mantiene nulla

Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come possiamo consolarci noi gli assassini di tutti gli assassini? Ciò che di più santo e più potente possedette finora il mondo fu dissanguato dai nostri coltelli. Chi cancella da noi questo sangue? Con quale acqua potremo purificarci? Quali solenni espiazione quali giochi sacri dovremo inventare? La grandezza di questo fatto non è troppo vasta per noi? Non dobbiamo noi stessi diventare Dei, per sembrare degni di quella grandezza? Non ci fu mai un fatto più grande, e chi nascerà dopo di noi apparterrà, a causa di quel fatto, ad una storia più grande di quanto sia stata fatta finora, qualsiasi storia!

Il serpente che non può disquamarsi, perisce. Così pure gli spiriti, ai quali si impedisce di mutare le loro idee; cessano di essere spiriti

Fate pure ciò che volete, ma siate prima di tutto di quelli che sanno volere! Amate pure il vostro prossimo come voi stessi, ma siate prima di tutto di quelli che amano se stessi!

Il vostro amore del prossimo è il vostro cattivo amore per voi stessi. Voi fuggite verso il prossimo fuggendo voi stessi, e di ciò vorreste fare una virtù

La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli

Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.
E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.
Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: «Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?»
E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: «Noi siamo tutti uguali!»
«O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!»
Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!
Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo

Lasciami! Lasciami! Io son troppo puro per te, non mi toccare! Non era proprio ora divenuto perfetto il mio mondo? La mia pelle è troppo pura per le tue mani! Lasciami! Stupido, balordo ottuso d’un giorno. Non è la mezzanotte più chiara? I signori della terra devono essere i più puri, i più sconosciuti, i più forti, le anime di mezzanotte sono più chiare e profonde di qualunque giorno. O giorno, tu brancichi verso di me! Cerchi a tastoni la mia felicità. Son per te ricco, solitario, un tesoro solitario, una camera dei forzieri? O mondo, tu vuoi me? Son io per te montano? Son per te spirituale? Son per te divino? Ma giorno e mondo, voi siete troppo goffi, abbiate mani più accorte, tendetele verso una più profonda felicità, verso una più profonda infelicità, tendetele verso qualche Dio. Non tendetele verso di me. La mia infelicità, la mia felicità, è profonda, o giorno bizzarro. Ma io non sono un Dio, non l’inferno di un Dio, profondo è il suo dolore

Temo che gli animali vedano nell’uomo un essere loro uguale che ha perso in modo estremamente pericoloso il sano intelletto animale: vedano ciò in lui l’animale delirante, l’animale che ride, l’animale che piange, l’animale infelice

Vi sono perdite che comunicano all’anima una sublimità, nella quale essa si astiene dal lamento e cammina in silenzio come sotto alti neri cipressi

Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine, si sforza di esser oscuro. Infatti la folla ritiene profondo tutto quel di cui non riesce a vedere il fondo: è tanto timorosa e scende tanto mal volentieri nell’acqua!

Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né al di là della natura, ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto ’divino’, ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso; non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita

Ci sono persone che vogliono rendere più difficoltose le vite degli uomini, per la sola ragione della possibilità che fornisce loro di offrire, in un secondo momento, i loro consigli per alleviare i dolori della vita; la loro Cristianità per esempio

Le persone gravi, malinconiche, diventano più leggere e di tanto in tanto affiorano alla loro superficie, proprio attraverso ciò che rende gli altri pesanti, attraverso l’odio e l’amore

L’uomo di fede, il credente d’ogni tipo è necessariamente un uomo tributario: uno che non sa porre se stesso come scopo, che non sa affatto porre scopi a partire da se stesso. Il credente non si appartiene, egli può solo essere mezzo, egli deve essere adoperato, ha bisogno di qualcuno che lo usi

Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Lo sappiano o no: costoro esercitano il veneficio. Dispregiatori della vita essi sono, moribondi e avvelenati essi stessi, hanno stancato la terra: possano scomparire!

L’uomo, l’animale più coraggioso e più abituato al dolore, in sé non nega la “sofferenza; la vuole, la ricerca perfino, posto che gli si indichi un senso di essa, un ’perché’ del soffrire. L’assurdità della sofferenza, non la sofferenza, è stata la maledizione che fino ad oggi è dilagata su tutta l’umanità – e l’ideale ascetico offrì ad essa un senso!

La forte speranza è uno stimolante vitale molto più grande di qualsiasi particolare felicità che si stia davvero realizzando. Si deve sostenere i sofferenti con una speranza che non possa essere contraddetta da alcuna realtà – che non possa venire cancellata da un adempimento: una speranza ultraterrena

Definisco il cristianesimo l’unica grande maledizione, l’unica grande e più intima depravazione, l’unico grande istinto della vendetta, per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso, furtivo, sotterraneo, meschino − lo definisco l’unica immortale macchia d’infamia dell’umanità

Quanta verità può sopportare, quanta verità può osare un uomo? questa è diventata la mia vera unità di misura, sempre più. L’errore (la fede nell’ideale) non è cecità, l’errore è viltà… Ogni risultato, ogni passo avanti nella conoscenza è una conseguenza del coraggio, della durezza con se stessi, della pulizia con se stessi…

La morale ha preservato dal nichilismo i falliti, conferendo a tutti un valore infinito, un valore metafisico, e inserendo tutti in un ordinamento che non concorda con quello della potenza e gerarchia terrena

Agli uomini dei quali mi importa qualcosa io auguro sofferenze, abbandono, malattie, maltrattamenti, disprezzo − io desidero che non restino loro sconosciuti il profondo disprezzo di sé, il martirio della diffidenza di sé, la miseria del vinto: non ho compassione di loro, perché auguro loro la sola cosa che oggi possa dimostrare se un uomo abbia o non abbia valore − gli auguro di resistere…

Aforismi di Friedrich Nietzsche