Non sono più vergine

Palermo, famiglia normale, molto rispettosa e timorata di Dio, fino a quando, un giorno, la bambina di 10 anni rompe la tranquillità a tavola e dice serena:
“Non sono più vergine!”.
Un silenzio sepolcrale scende nella casa, poi il papà alla madre:
Miiinghia, tu, donna di strada, bardracca fetusa e bottana! Tu ti vesti sempre come una bottana costi minghia di perizomi e ti trucchi che sembri una maiala! Per non pallare del linguaggio: dici sempre parolacce davanti alla bambina!”.
Non sono più verginePoi il papà alla figlia di 20 anni:
“E tu, bottana pure tu! fotti con quel capellone sul divano ogni volta che usciamo! E tutto davanti alla bambina.Per non pallare del vibratore che tieni nel cassetto! Non credere che non l’abbia visto, heee!”.
La mamma al papà:
“Un momento! Proprio tu ti scaldi tanto! Proprio tu che spendi metà dello stipendio in bottane e le saluti davanti alla porta di casa… e tutto davanti alla picciridda nostra! Ogni venerdì sera hai il colletto sporco di rossetto e da quando abbiamo la TVvia cavo non vedi altro che film ponno!
Tutto davanti alla bambina! Per non pallare di quella bottanazza della tua segretaria che ti fai e ogni tanto telefona qui con la voce d’angelo, e a volte parla anche con la bambina!”.
Poi, la madre molto comprensiva e con le lacrime agli occhi si rivolge alla bambina e le chiede:
“Però, figghiuzza mia, dimmi un pò, come ti successe? Ti violentarono o fosti tu che decidesti di possedere un tuo compagno di classe?”.
La bambina, molto sorpresa, risponde:
“No mamma! È che la maestra mi ha cambiato il ruolo alla recita di Natale! Non sarò più la Vergine, ma la pastorella!”.