Con noi al calduccio in Paradiso

Romoletto, un ometto particolarmente freddoloso, muore e si presenta da S. Pietro che guarda il registro e dice:
– Bene Romoletto ben arrivato, vedo che in vita sei stato bravo, sei stato un senza tetto hai sofferto molto il freddo e nessuno ti ha aiutato. Bene ora starai qui con noi al calduccio in Paradiso, il luogo del calore e della serenità. Romoletto è felice e va subito a cercarsi un posticio al sole, ma dopo qualche giorno va da S. Pietro e dice:
con noi al calduccio in Paradiso– A San Piè ma qui non è che fa caldo, insomma tutte ste nuvolette e ‘sto venticello
– Ma come è il luogo più bello dell’universo, sempre al sole e tu c’hai freddo …
– No S. Piè non c’è semo qua me fai gelà. Cercami un posto più caldo
Allora il santo decide di accontentarlo e gli propone di andare in purgatorio. Romoletto accetta e si trasferisce subito.
Passano 3/4 giorni e Romoletto si ripresenta da S. pietro
– A S. Piè ma allora non me so’ spiegato bene, io ho sofferto il freddo tutta la vita, almeno da morto me volete fa sta’ ar caldo?”
Il Santo ci pensa su e, vedendo che il caso è davvero particolare, gli propone di andare all’inferno. Romoletto accetta e si trasferisce.
Passano i giorni, le settimane, i mesi e Romoletto non si fa più sentire, allora S. Pietro decide di andare a vedere come sta. Bussa all’inferno, la porta si apre e appare Lucfero.
– Sono venuto a sentire come sta Romoletto. Sta bene? Ha ancora freddo? …
Dal fondo della stanza se sente un urlo – Aho la portaaaa … a vorem chiude sta portaaa, c’è aria